Il Monastero dei Ss. Quattro Coronati
Il complesso dei Ss. Quattro Coronati è uno dei monumenti più ricchi di storia, arte e spiritualità di Roma. Sorge sulle pendici del colle Celio e il suo aspetto imponente, simile a una fortezza, suscita ancora sul visitatore un forte impatto visivo, soprattutto se si arriva dalla valle del Colosseo.
Oltrepassata la torre d’ingresso si è subito immersi in una atmosfera medievale che ci riporta indietro nel tempo e lontano dal caos della città moderna. In questo luogo, dove la storia si è stratificata nell’architettura e nelle decorazioni, è possibile ammirare: la Chiesa, dedicata ai quattro Martiri della leggenda cristiana , con la sua pavimentazione cosmatesca, l’incantevole Chiostro duecentesco con la piccola Cappella di S. Barbara, La Stanza del Calendario e la Cappella di San Silvestro con i suoi dipinti bizantini, la Sala delle Pentafore e i meravigliosi affreschi dell’Aula Gotica.
L’Aula Gotica si trova al primo piano della Torre Maggiore ed era l’ambiente più prestigioso del palazzo cardinalizio eretto da Stefano Conti. Qui si svolgevano banchetti, ricevimenti e si amministrava la giustizia.
Splendido esempio di architettura in stile gotico, eccezionale per la città di Roma, l’Aula Gotica colpisce il visitatore per lo straordinario ciclo pittorico che adorna le sue pareti, capolavoro del XIII secolo. Gli affreschi, in vivace policromia, testimoniano un momento fecondo della pittura capitolina, in cui la tradizione bizantina si fonde con un raffinato recupero della classicità antica e con la nuova cultura gotica.
Le meravigliose decorazioni, scoperte nel 1996, sono rimaste per secoli nascoste sotto strati di tinte successive e solo grazie a un lungo lavoro di restauro a opera delle Soprintendenze statali sono state riportate alla luce.
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La basilica, costruita alla metà del V secolo d.C. sui resti di una residenza aristocratica romana sul colle Celio, fu ricostruita da papa Leone IV (847-855) in un grande edificio a tre navate, cripta, e quadriportico con torre in facciata. Saccheggiata e incendiata nel 1084 dai soldati di Roberto il Guiscardo, la chiesa venne riedificata, ma in forme ridotte, da papa Pasquale II (1099-1118). Alla prima metà del XIII secolo si data lo splendido chiostro cosmatesco, opera del marmoraro Pietro de Maria, mentre il cardinale Stefano Conti, vicario del papa, prima del 1246, vi fece erigere un grande palazzo dotato di torri e stanze affrescate delle quali restano la Cappella di S. Silvestro e l’Aula Gotica. Nel 1564, per volontà di Pio IV, il complesso divenne sede di un orfanotrofio femminile affidato alle monache Agostiniane di clausura, mentre nel XVII secolo fu affrescato il catino absidale e venne ricostruita una parte del primo cortile. Agli inizi del XX secolo, grazie ai restauri di Antonio Muñoz, verrà ripristinato l’aspetto medievale della basilica, della torre d’ingresso, del chiostro e della cappella di S. Silvestro.
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